Giulio Crimi. La grande voce paternese

Giulio Crimi


Giulio Crimi nacque a Paternò (CT) il 10 maggio del 1885.
Studiò canto a Catania col Maestro Matteo Adernò, esordiendo nel 1912 presso il Teatro Sociale di Treviso con la "Wally" di Catalani.
Proseguì la sua attività di cantante lirico al Massimo di Palermo e al Filarmonico di Verona.
Nel frattempo, la varietà delle sue molteplici e brillanti capacità canore e musicali continuarono ad arricchirsi di mimica espressiva e passionalità tali che gli permisero di guadagnare enormi successi presso i maggiori teatri lirici italiani ed europei.
Col passare del tempo Crimi, grazie all'irrobustimento delle corde vocali che aumentarono di tono e timbro, riuscì a eseguire opere complesse come la "Francesca da Rimini" di Zandonai e "L'Amore dei tre re" di Montemezzi, opere principali che furono decisive all'accrescimento esponenziale della sua notorietà in Italia.
La tempra della sua voce si fece man mano più eccezionale mentre l'estensione vocale aumentò a permettergli di affrontare il difficile repertorio romantico.
Del repertorio romantico preferì in maniera particolare "Il Trovatore", nel quale toccò accenti particolarmente sentiti nel "miserere", e "l'Africana".
Tra il 1916 e il 1924 si esibì tra il Metropolitan di New York e l'auditorium di Chicago, con un vasto repertorio che andava dagli "Ugonotti e Lucia" di Lamermoor al "Don Carlos" e "Traviata".
Giulio Crimi fece parte della corrente dei tenori veristi e si rifece sempre a Caruso, sia per la tendenza personale che per il fatto di sentirsi particolarmente portato per le medesime affinità di smalto e di colori.
Della sua vasta riproduzione discografica rimane pochissimo perchè le registrazioni, effettuate dalla casa discografica canadese "Vocalion", ebbero un pessimo risultato e non resero per nulla giustizia alle straordinarie capacità canore del nostro illustre concittadino.
All'epoca fu lo stesso Giulio Crimi a donare ad amici e ammiratori dischi ricordo di quelle scadenti registrazioni che, oggi, sono andate ad arricchire le collezioni private di coloro che hanno avuto la fortuna di entrarne in possesso.
Crimi tra il 1918 e il 1928, periodo in cui visse in America, registrò per la "Vocalion" brani celebri che vanno dalla "Tosca" alla "Cavalleria rusticana".
Il grande tenore paternese si ritirò a Roma già nel 1928 e visse prodigandosi nell'insegnamento, tra i suoi maggiori allievi figura anche il famoso tenore Tito Gobbi, fino al giorno della sua morte che avvenne il 28 ottobre del 1939.


                                               Luigi M. C. Urso


 Curiosità

Mezzobusto in bronzo di Giulio Crimi del maestro Adamo Impallomeni


Verso la fine degli anni 70', su commissione del Comune di Paternò, fu realizzato un mezzobusto in bronzo raffigurante proprio il tenore Giulio Crimi.
L'opera scultorea, realizzata dall'apprezzato Maestro e scultore paternese Adamo Impallomeni, fu collocata presso il Giardino comunale Moncada di Paternò nel viale degli Uomini illustri dal quale scomparve misteriosamente; si pensò fosse 
stata semplicemente accantonata presso il deposito comunale o, cosa ben più grave, che fosse finita in casa di qualche personaggio, politico o meno, privo di coscienza storica e culturale sulle nobili radici artistiche della propria città.

Di quest'opera bronzea non si ebbero più notizie per decenni fino a quando a maggio del 2023, grazie all'associazione "Musica & Movimento" in collaborazione con l'amministrazione comunale di Paternò, si riuscì a darle nuova collocazione presso la sala della Biblioteca Comunale di Paternò durante la terza edizione del "Riconoscimento musicale premio Giulio Crimi città di Paternò" organizzato dalla stessa associazione con la collaborazione del Comune di Paternò e della Pro Loco.

                                                 Luigi M. C. Urso


Giulio Crimi
Giulio Crimi
Giulio Crimi
Giulio Crimi
Giulio Crimi

  Sezione Storia di Asvero.it

Logo Asvero.it