Vincenzo Bonaventura in arte Bona. Le mie opere: bizzarre creature?

Ritratto di Vincenzo Bonaventura in arte Bona


Le numerose tele di quest'ultimo periodo della mia lunga carriera presentano aspetti diversi e, nel contempo, complessi tali da non rendere sempre immediata la loro interpretazione.
Nessuna tela è infatti paragonabile ad un'altra in quanto i soggetti non sono mai simili fra loro.

Mi piace paragonare la mia forza creativa all'Etna che modella la lava incandescente in mille modi.
I miei dipinti non nascono da una predisposizione definita, ma trovano vita dal passato e dal presente in una imprevedibile simbiosi di forme, colori, trasparenze, velature che solo in apparenza sono programmate in quanto frutto di una immediatezza di profondi sentimenti che emergono tumultuosamente e si sovrappongono in un turbinio continuo dando origine, il più delle volte, a qualcosa di nuovo che non pensavo di realizzare.
Quando dipingo non so cosa verrà fuori dalla mia mano, semplicemente dipingo.
La creazione procede insieme alla rivelazione ( e questo avviene facilmente ).
Un quadro non è un'imposizione di idee, ma qualcosa di intimo e avvicinabile, offre la possibilità di viaggiare senza dover affrontare il tedio del viaggio.
Si ritrova nelle mie tele un'atmosfera nostalgica e malinconica, un mondo mitico che non esclude una relazione diretta con la realtà.
Può essere, e ciò è sperabile, che i miei lavori debbano essere osservati a lungo e in un tempo dilatato perché più li si guarda più essi continuano a svelare sfumature e forme.
Io stesso scorgo sempre qualcosa di nuovo e di diverso nei volti e nei corpi che hanno trovato vita attraverso la mia mano in modo del tutto involontario.
Sono fermamente convinto che c'è validità in un'opera se essa riesce a stimolare l'osservatore in modo da stabilire un rapporto tra lui e l'artista.
Tanto più essi si avvicinano, tanto più l'opera diventa viva.
Le mie tele danno vita a fantasie, a luoghi immaginari in cui tutto può accadere.
Le mie creature moderne, primitive, emotive e deformate si muovono in un mondo di sogno.
Dipingo la fanciullezza perché è l'età più ricca di emozioni, di sogni, un'età ancora incontaminata dalla cruda realtà.
E' necessario che ogni artista salvaguardi la freschezza con cui, come fa un bambino, esplora le cose.
E' necessario che ogni artista protegga l'innocenza delle proprie idee.
Io sono questo tipo di artista: i miei dipinti sono bizzarre creature?


                                        Vincenzo Bonaventura


Opera di Vincenzo Bonaventura in arte Bona
Opera di Vincenzo Bonaventura in arte Bona
Opera di Vincenzo Bonaventura in arte Bona
Opera di Vincenzo Bonaventura in arte Bona

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